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I tentativi di occupazione olandese
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Bahia, verso la fine del secolo XVI, assiste all’unione per ragioni dinastiche del Portogallo con la Spagna degli Asburgo di Filippo II (1580-1640). L’unione ebbe notevoli conseguenze per la città. Infatti, se da un lato l’essere entrata a far parte del grande impero coloniale spagnolo portò ad alcune facilitazioni economiche e a maggiore possibilità di importazione degli schiavi, dall’altro espose Bahia agli attacchi di tutti i nemici della Spagna.
Gli olandesi in grande crescita economica e politica, ma in guerra da lungo tempo con la Spagna, tenteranno infatti di impadronirsi dei luoghi di produzione di quello zucchero che acquistano a Lisbona per poi rivenderlo, con immensi guadagni, in tutta l’Europa settentrionale. Così nel maggio del 1624, una potente flotta delle Province Unite si presenta di fronte a Bahia e la occupa dopo alcune scaramucce. Ma la resistenza dei baiani impedisce agli olandesi di consolidare la loro posizione. Verso la fine del mese di marzo dell’anno seguente una potente flotta luso-spagnola arriva e riconquista rapidamente la città. Tra le truppe che combattono vi sono anche cinquecento napoletani: infatti anche il Regno di Napoli era sotto la corona spagnola.
Nel 1638 la città subisce un nuovo assalto da parte degli olandesi che questa volta non riescono ad occuparla difesa come è dal conte di Bagnoli, un napoletano al servizio degli spagnoli. Nonostante i ripetuti assalti olandesi, la città vive una grande stagione di sviluppo economico ed artistico: è in questi anni che viene costruita la stupenda città coloniale che vediamo ancora oggi. Nel 1640, infine, il Portogallo riacquista la sua indipendenza dalla Spagna sotto la dinastia dei Braganza.
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