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La decadenza
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La crisi del Portogallo, ormai ridotto a potenza di secondo livello, e la concorrenza economica di altre colonie, aprono una lunga fase di crisi, ponendo fine a quello che è stato chiamato il “ciclo dello zucchero”. Nonostante l’introduzione di altre colture come il cotone e il tabacco, usato come merce di scambio per acquistare schiavi in Africa, il ruolo di Bahia nel Brasile portoghese va lentamente ma costantemente decrescendo. A sud, nel Minas Gerais, vengono scoperte le tanto desiderate miniere d’oro e di pietre preziose. Questo sposta il centro dell’attenzione dei portoghesi lontano da Bahia. È per meglio controllare queste nuove e lucrative attività economiche che nel 1763 la capitale viene spostata a Rio de Janeiro, accentuando la decadenza dell’economia e della società baiana.
La fine del secolo vede giungere le idee dell’illuminismo e della rivoluzione francese. È il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge a spingere i bianchi poveri, i mulatti, i me-ticci, i negri liberi e gli schiavi nella “Conjuração baiana ou dos alfaiates” (la Congiura ba-iana o dei sarti): un movimento rivoluzionario dai contenuti fortemente democratici e po-polari che fu una delle più im-portanti manifestazioni anticoloniali della storia del Brasile.
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