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La chiesa del vescovo Edir Macedo
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Alcuni dati danno un’idea di un fenomeno difficile da spiegare: nel 1977 Macedo fonda la sua Chiesa, con quattro fedeli. Dopo vent’anni è padre-padrone di una organizzazione religiosa che ha circa tre milioni e mezzo di fedeli, settemila pastori, più di 2000 chiese in Brasile e una presenza in 30 paesi stranieri, compreso il Portogallo. Ha un fatturato di circa un miliardo di dollari, giornali, televisioni, case editrici, una banca e ultimamente a Bahia ha acquistato anche la popolarissima televisione “Itapoan”.
Insomma una vera e propria multinazionale della religione specializzata in brutali attacchi all’Umbanda o agli Orixas del Candomblé. Anche la Chiesa Cattolica è stata oggetto della virulenza e della aggressività dei pastori della “Chiesa Universale del Regno di Dio”. È rimasta famosa la scena trasmessa nel 1995 dalla principale televisione dell’IURD, la “Record”, in cui un pastore prende a calci la statua di Nossa Senhora Aparecida, patrona amatissima del Brasile. La vicenda è servita a far conoscere a tutti in modo chiaro il fenomeno dei neo-pentecostali del vescovo Edir Macedo. La sfrontata raccolta di fondi fatta dai pastori durante i riti è stata duramente criticata, per non dire delle decime pagate dai fedeli.
Spettacolari sono le cerimonie religiose nei suoi templi: dei veri e propri shows. È nella tecnica e nello svolgimento di questi riti che può essere rintracciato il segreto di tanto successo più che nell’abile uso dei media. I pastori della Chiesa, in genere giovani e di bell’aspetto, eleganti ed assistiti da aiutanti in divisa, mettono in piedi di tutto. Si canta, si prega, si esorcizzano i demoni dei fedeli, si chiede con forza denaro. Animatori di uno spettacolo, urlano, corrono da un lato all’altro del pulpito, misurano la “temperatura”dei fedeli. Durante gli esorcismi ci sono fenomeni di isteria collettiva con grida, urli, pianti e svenimenti. I pastori invitano i diavoli ad uscire dai corpi dei fedeli, i quali partecipano con urla di gioia e canti. I fedeli dopo il rito dichiarano di sentirsi felici e tranquilli.
A Bahia, terra di Orixas, è naturale che Macedo abbia fatto molti fedeli. Vi sono molti templi sparsi per la città. Il più importante, “A Catedral da Fé”, si trova di fronte al supermercato di Iguatemi. Si può entrare liberamente e, se lo si vuole, partecipare ai riti senza problemi.
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