Sembra essere il più vecchio dei Candomblé di Bahia. Si dice che esista dal 1830, altri parlano addirittura di 350 anni, si è quindi agli inizi dell’epoca della schiavitù. Per sfuggire alle attenzioni della polizia si trovava in un sotterraneo dove si entrava passando per un albero.
Il “Terreiro” fu fondato da tre donne di cui si conosce solamente il nome africano: Adeta, Iya Kala, Iya Nasso. A quest’ultima si attribuisce il ruolo di aver piantato l’“Axé”, infatti il nome Iorubano di Ilê Iya Nasso significa casa di Iya Nasso. Da una controversia sulla scelta della Ialorixá, o Mãe de Santo, un gruppo di appartenenti a questo gruppo diede vita ad uno dei più famosi “Terreiros”, quello di Gantois.
Il nome laico è Società di San Giorgio e si trova nella Avenida Vasco da Gama 463. Bellissima e molto diversa dalle altre cerimonie è la festa delle “Aguas de Oxalá” che si celebra l’ultimo venerdì di settembre. La Mãe de Santo è Dudu, una donna molto timida e discreta.
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