Fino al 1994 la “civiltà” finiva a Praia do Forte. Al di là vi erano solamente strade bianche. L’unica alternativa era la strada nazionale “BR 101” che comportava lunghi giri di centinaia di chilometri. Questa situazione ha consentito di mantenere un’area di circa 150 chilometri di spiagge e foreste praticamente intatta. Quando l’allora governatore dello Stato di Bahia, Antonio Carlos Magalhães, pensò che era giunto il momento di aprire al turismo questo paradiso naturalistico fece costruire la prima “Estrada Ecologica” del Brasile: una strada a quattro corsie con un’area di protezione ambientale e una rigorosa disciplina dell’uso del suolo. La strada è sempre lontana almeno dieci chilometri dal punto in cui finisce il mare durante l’alta marea. Si snoda per 142 chilometri fino ai confini con lo Stato del Sergipe, tra “boschi” di palme da cocco, pini ed eucalipti, fiumi e ruscelli, aziende agricole per l’allevamento del bestiame, lagune e piccoli estuari, il tutto arricchito da alcuni punti panoramici (“Mirantes”) dove ci si può riposare ammirando stupendi paesaggi e dissetandosi con un cocco fresco venduto nei sempre presenti chioschi. L’apertura della strada ha fatto sviluppare rapidamente la zona ricca di intatte bellezze naturalistiche con meta finale Mangue Seco (Mangue Seco). Tra le tante località piccole e grandi merita ricordare:
IMBASSAÍ. Spiagge molto estese con dune di sabbia attraversate dal fiume Rio Barroso. Dopo l’abitato c’è la piccola cascata del fiume Rio Imbassai nel quale ci si può piacevolmente bagnare. Vi sono tratti dove il mare è abbastanza calmo. Troverete chioschi, pensioni, ristoranti di buona qualità e per tutte le tasche.
BAIXIO. Dopo la lunga spiaggia di Subauma ecco un piccolo gioiello naturalistico dove il turismo è appena iniziato. Lagune, spiagge stupende e dune di sabbia, foreste di mangrovie e l’estuario del fiume Rio Morto ripagano ampiamente le due ore di macchina necessarie per arrivare da Salvador.
CONDE. È senz’altro uno dei posti più belli di tutta la “Linha Verde”. Si tratta di circa 40 chilometri di spiagge, lagune, piccoli estuari, foreste di palme da cocco e di mangrovie. La popolazione è rapidamente aumentata fino ad arrivare a circa 15.000 abitanti sparsi in piccoli villaggi.
Abbandonata la Linha Verde alcuni chilometri più avanti si incontra la “Barra do Itariri”. Si tratta di un piccolo villaggio di pescatori posto alla foce del Rio Itariri. Un piccolo paradiso. Andando invece verso il Nord si trova Poças con ottimi posti per pescare e una barriera di scogli che ne fa quasi un porto naturale. Stupenda è Siribinha. La sua lunga spiaggia e il vicino fiume Rio Itapicury sono meta di incantevoli gite. Infine c’è “Cavalo Russo”, lungo il fiume Rio Pirangi, affluente del Rio Itapicuru. Ottimo scelta è quella di affittare le barche per risalire i corsi d’acqua in mezzo a foreste di mangrovie. Qui sono buone le attrezzature alberghiere e si possono fare ottimi acquisti con l’artigianato locale.
COSTA AZUL. Proseguendo sulla “Linha Verde” per circa 20 chilometri si incontra il bivio per Costa Azul. La strada è di terra battuta e non in perfette condizioni, ma una volta arrivati al mare si è ricompensati di ogni disagio. Si arriva infatti ad un piccolissimo villaggio di pescatori dove vivono non più di 100 persone. Fatevi portare verso il Nord dove dopo 30 chilometri circa si incontra la stupenda “Mangue Seco”, mentre a Sud c’è la bellissima Siribinha.
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