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Mangue Seco
Amado, nel suo romanzo “Vita e miracoli di Tieta D’Agreste” (1977), parla per la prima volta di questo luogo da molti considerato una delle spiagge più belle del Brasile. Un promontorio tra il mare e la foce del fiume Real, dove alcune casupole di pescatori lottano contro immense dune di sabbia bianca che il vento cambia continuamente di posizione. Qui sono state girate scene di una telenovela basata sul romanzo di Amado ed è stato subito il boom, successivamente rilanciato da un vero e proprio film. I brasiliani sono grandi consumatori sia di sceneggiati televisivi che di mare, così il luogo si è rapidamente trasformato in una meta turistica quasi di massa. Dopo un periodo di sfruttamento selvaggio, le cose si sono calmate e il luogo è tornato ad essere nuovamente godibile nonostante sia fornito di attrezzature turistiche che risentono dello sviluppo troppo rapido. Vi sono infatti pensioni, alberghi e possibilità di fare escursioni sulle dune di sabbia o di praticare lo “Esqui De Areia” ovvero di buttarsi giù dalla cima di una duna sopra una grande foglia di cocco.
Vi sono due modi per raggiungere Mangue Seco. La prima è quella tradizionale: percorrere tutta la Linha Verde e poi continuare passando il confine tra lo Stato di Bahia e il Sergife. Una volta superata Jandaira, dopo una trentina di chilometri, si incontra il bivio per Pontal che si raggiunge dopo 12 chilometri di strada sterrata. A Pontal ci sono i battelli per raggiungere, dall’altra parte del fiume Real, Mangue Seco.
Vi è anche la possibilità di raggiungere Mangue Seco via spiaggia. Si tratta di una gita di eccezionale bellezza ed interesse. Occorre arrivare a Conde, luogo fornito di buone attrezzature alberghiere, con un Buggy (pr. Bugri), uno di quei mezzi fuoristrada dalle grandi ruote, ma a trazione semplice, adatti per andare sulla sabbia. È bene venirci direttamente da Salvador (sono circa 170 chilometri di ottima strada) in quanto a Conde non è possibile affittare questo tipo di mezzi. La mattina di buon’ora si parte riprendendo la strada verso il Nord e uscendo dopo circa 15 chilometri in direzione di Costa Azul. Si fanno una quindicina di chilometri di strada bianca, ma buona e si arriva in questo piccolo villaggio. Qui proseguirete sulla spiaggia in direzione nord. La mattina la  spiaggia è dura e larghissima, potrete viaggiare alla velocità che vorrete in tutta sicurezza. Per circa un’ora attraverserete uno stupendo paesaggio fatto di un mare meraviglioso su cui si affacciano senza soluzione di continuità palme da cocco, ma soprattutto non incontrerete nessuno. Una volta arrivati a Mangue Seco potrete muovervi in tutta libertà e sperimentare l’ebbrezza di buttarvi giù dalle cime delle bianche dune di sabbia. È importante non ripartire dopo le tre del pomeriggio. Infatti è bene percorrere la strada del ritorno sulla sabbia dura: dopo le tre comincia a salire la marea e sareste costretti a viaggiare sulla sabbia bagnata, cosa che rende tutto più difficile e lento.
Attenzione. I brasiliani vi diranno che il percorso si può fare anche con una normale automobile: non fatelo, non è simpatico restare impantanati nella sabbia. Anche nel “buttarsi giù” dalle dune, un po’ di prudenza non guasta.

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