|
|
L’isola di Bom Jesus dos Passos
|
Nel 1501, come vi abbiamo già detto, fu il fiorentino Amerigo Vespucci ad entrare per primo nella Baia che, essendo il primo di novembre, fu chiamata di Todos Os Santos per ricordare la festività cattolica. Si tratta della più grande baia del Brasile, nella quale si trova la città di Salvador e circa quaranta isole. Alcune sono grandi e sono ormai quasi una periferia di Salvador, come Itaparica, grande 224 chilometri quadrati, come l’isola d’Elba. Altre sono medie o anche molto piccole, con pochi chilometri quadrati. Tutte bellissime, con quella meravigliosa mescolanza tra presenze significative dell’architettura coloniale portoghese e una ancora intatta natura tropicale.
Se le grandi isole come Itaparica, Maré e Dos Frades, sono battute dal turismo, ve ne sono ancora di quelle che non conoscono la presenza dei visitatori. Alcune sono proprietà privata e non sono visitabili, altre offrono la possibilità di vedere luoghi di grande bellezza e di incontrare gente molto ospitale. L’isola di Bom Jesus dos Passos, nella parte centrale della baia, offre questo ed altro.
Si raggiunge facilmente dal centro di Salvador prendendo la strada BR324 e poi uscendo in direzione di Candeias. Da questa città si prende la BA522 fino alla cittadina di Madre De Deus dove c’è un piccolo porto. Sono in tutto 65 chilometri di buona strada, percorribili in un’ora di macchina. È meglio lasciare l’auto nei parcheggi custoditi. A questo punto si prende un battello per arrivare all’isola o si affitta una barca che vi farà fare anche una escursione tra le altre stupende isole che si trovano nelle vicinanze.
L’atmosfera dell’isola è veramente particolare: non vi sono macchine e le cinquemila persone che vi abitano fanno a meno della luce elettrica e dell’acqua corrente. Un generatore c’è, ma funziona poche ore durante la trasmissione delle telenovelas in televisione. Vi è una piccola piazza pavimentata che svolge il ruolo di centro e sulla quale si affacciano buoni ristoranti dove gustare un’ottima Moqueca de Arraia. Volendo si possono comprare articoli di artigianato prodotti sul luogo. Vi sono anche cantieri per la costruzione di imbarcazioni e - incredibile a dirsi - l’isola possiede una delle chiese più antiche dello Stato, visto che risale al XVII secolo. Nel punto dove si sbarca c’è un chiosco che vende bottiglie di liquore a base di “cachaça” dai nomi erotico-popolari e a buon prezzo. È possibile fare un piccolo “giro” dei liquori in vendita.
|
|