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Cosa e dove mangiano e bevono i baiani
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le Bevande |
La regina delle bevande in Brasile è la birra, la Cerveja (pr. Servegia). I baiani ne bevono in quantità incredibili, nei momenti più diversi e a tutte le ore: in spiaggia la mattina, a pranzo, nel fare due chiacchiere il pomeriggio, a cena e la notte nei locali, seduti o in piedi, ballando o seguendo un corteo. La birra, leggera e molto buona, in genere gelatissima, scorre a fiumi: se è alla spina si chiama Chopp (pr. Sciopi). Ne esistono molte marche, ma il mercato è dominato da due grandi marche: la Brama e l’Antartica, che si fanno una concorrenza accesissima a colpi di pubblicità. Un consumo in rapida espansione è quello del vino, un tempo diffuso esclusivamente nelle regioni meridionali del Paese (S.Catarina, Rio Grande do Sul) a forte immigrazione tedesca ed italiana, e limitato a fasce ristrette di elevata posizione sociale ed economica. La liberalizzazione progressiva delle importazioni ha consentito l’arrivo di vini dall’Europa e soprattutto dai tradizionali produttori del Sud America: il Cile e l’Argentina. Ma anche quello brasiliano è a buon prezzo e, sorprendentemente, di buona qualità. Vi sono bianchi secchi che, ben gelati, stanno ottimamente a tavola. Si cerchi ad esempio un Forestier, un Almaden, un Chato Duvalier. Secondo il livello del locale, potrebbero portarvi bottiglie vecchie e quindi rovinate, occorre perciò fare attenzione all’assaggio e alla data di imbottigliamento.
A Bahia, a causa della temperatura estiva di quasi tutto l’anno, sconsigliamo di bere vino rosso (Tinto). Potrete fare un’eccezione quando vi troverete a mangiare il Churrasco o un altro piatto sostanzioso di carne, nei ristoranti vi offriranno del vino rosso secco gelato, una barbarie in Europa, ma una scelta piacevole ai Tropici. Con circa tre milioni di ettolitri, il Brasile ha una produzione di vino pari a quella dell’Austria o della Grecia. Nell’interno dello stato di Bahia è stata introdotta la coltivazione della vite che, oltre a dare tre vendemmie l’anno, dà un buon vino e una eccellente uva esportata anche in Europa.
Negli ultimi anni si è avuta una rivalutazione della Cachaça chiamata anche popolarmente Pinga o Branquinha (pr. Branchigna). Prodotta da sempre dalla distillazione della melassa della canna da zucchero, è bevuta pura solo negli ambienti più popolari. Chiedere in molti ristoranti una cachaça come si fa con la nostra grappa a fine pasto si rischia di essere guardati male, anche se si stanno diffondendo simpatici locali ad essa dedicati chiamati Cachaçaria e molto ben frequentati. Ma se è poco usata pura, è largamente apprezzata nella Caipirinha, un cocktail fatto con cachaça, lime a pezzi, zucchero e ghiaccio in un bicchiere generoso. Prima, durante e dopo i pasti i Baiani ne bevono quantità incredibili. Con il caldo e il suo sapore invitante è tuttavia spesso fonte di molte euforie non volute e occorre berla con prudenza. Quando la cachaça è sostituita dalla vodka si ha invece la Caipiroska. Se è a base di rum allora diventa Caipirissima. Ma la cachaça è anche la base delle Batidas, con ghiaccio e succo di frutta. La grande abbondanza di frutta (a Bahia si trovano tutti i frutti tropicali e quelli dei nostri climi), la cachaça, il ghiaccio e la fantasia baiana, sono la fonte di mille squisite occasioni per bere un drink non molto alcolico ma decisamente gradevole. Dato il clima, è naturale che si beva molto e al di là delle bevande alcoliche, ecco allora la vasta gamma di quelle dette “Refrigerantes”: dalle americanissime Coca e Pepsi, ad ogni tipo di aranciata e limonata. Una bibita tipicamente brasiliana è il Guaranà, leggermente zuccherata, è molto amata dai bambini, mentre i grandi fanno grande uso del frutto di questa pianta di origine amazzonica per il suo potere tonificante e stimolante e, in dosi consistenti, anche afrodisiaco. Altra grande presenza nel bere baiano sono i succhi di frutta (sucos). Ne incontrerete di ogni tipo e in ogni luogo: ben gelati rappresentano un ottima soluzione sia per affrontare la sete che per accompagnare le pietanze. Occorre fare molta attenzione e bere solamente acqua minerale che può essere gasata (com gas) o senza gas (sem gas). Anche affidabile è quella filtrata con apparecchiature meccaniche o più popolarmente con filtri di coccio.
Il territorio dello stato di Bahia è adattissimo alla coltivazione di ogni tipo di frutta, sia tropicale che dei nostri climi. Si aggiunga una temperatura sempre estiva e si comprenderà il grandissimo uso di ghiaccio. Il ghiaccio usato per raffreddare succhi e bibite è ormai fatto industrialmente con acqua sicura. Molto diffuso è anche una sorta di frullato di banana e latte chiamato “vitamina”. Vi sono locali specializzati solo in succhi di frutta e sono facilmente visibili. Per le strade troverete dei carrettini che, con presse a mano o mosse da un motorino, estraggono il succo dalla canna: si tratta di canna da zucchero che dà il Caldo de Cana, (letteralmente brodo di canna): è molto dolce, ma va assaggiato, come non si può perdere quello fatto con il cacao, il Suco de Cacao.
Il cocco, tra i suoi mille usi, offre una bevanda molto diffusa e buonissima. Nelle strade vedrete chioschi con montagne di noci di cocco appese, si possono consumare al naturale (Natural) o fresche (Gelado): il venditore con due o tre colpi di machete apre un buco sulla parte superiore della noce e vi introduce una cannuccia, così se ne può bere il liquido detto Água de Coco. E una bevanda estremamente igienica e di straordinaria efficacia contro i frequenti piccoli disturbi intestinali che colpiscono i turisti ai Tropici.
Una bevanda usata con la stessa frequenza dai baiani e dagli italiani è senz’altro il caffè, più simpaticamente chiamato con il suo diminutivo Cafesinho. È molto più leggero del nostro e in molti uffici o negozi è offerto gratuitamente.
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